“Non arrabbiatevi per difendermi, il peggio è passato”



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Silvia Romano: Non arrabbiatevi per difendermi, il peggio è passato

“I saw chiedo di non arrabbiarvi per difendermi, il peggio per me è passato”. In a post on her Facebook, Milanese aid worker Silvia Romano ringrazia chi le è stata accanto in questi lunghi mesi di prigionia e chi anra ora la difende dopo il suo rientro en Italia.

“A tutti gli amici e le amiche che mi sono stati vicini con il cuore in que mon mon tempo grazie grazie grazie. Grazie anche a chi non was a friend, a conoscente or a sconosciuto e mi has dedicated a pensiero. A tutti coloro che hanno supportato i miei genitori e mia sorella in modo così speciale e inaspettato: scoprire quanto affetto gli avete dimostrato per me è stato ed è solo grounds di gioia, sono stati forti anche grazie a voi e io sono immensely pleasing per questo. Non vedevo l ‘ora di scendere da quell’aereo perché per contava solo riabbracciare persone più importanti della mia vita, sentire ancora il loro calore e dirgli quanto le amassi, nonostante il mio vestito “, scrive la giovane cooperante, tornata libera dopo 18 mesi di sequester in Kenya.


“Sentivo che loro e voi avreste guardato il mio sorriso e avreste gioito insieme a me perché alla fine io sono viva e sono qui. Sono felice perché ho ritrovato i miei cari ancora in piedi, grazie a Dio, nonostante il loro grande dolore. Perché ho ritrovato voi tutti pronti ad abbracciarmi. I ho always follow the cuore e quello non tradirà mai. Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi – conclude – il peggio per me è passato. Godiamoci that moment insieme. Vi abbraccio tutti virtually forte e spero farlo presto anche dal vivo. Vi voglio bene “.

E ‘su “pochi messaggi” che if it concentrates the attention of the inquirenti that close I will give a name to chi, da alcuni giorni, si è reso responsabile di minacce aggravante nei confronti di Silvia Romano. Negli uffici dei carabinieri del Ros di Milano guidati dal comandante Andrea Leo continues the letter and the ‘scrematura’ of the social messaggi: insulti e veri auguri di morte per la 24enne.

The main part of the messaggi è scritta da anonimi, profili fake senza identità reali che rendono più complicato risalire a chi ha scritto il messaggio, “si tratta spesso di testi offensivi ma che non rappresentano vere minacce, sono pochi i messaggi per cui si può configurare un’ipotesi di reato ed è his questi che ci stiamo concentrating “spiega una fonte che smentisce che la ragazza abbia consegnato altri messaggi di insulti nei suoi confronti.

Il fascicolo sul tavolo del pm Alberto Nobili che coordinates il pool milanese dell’Antiterrorrorismo has not investigated at the moment and ipotizza come reato minacce aggravate, resta da valutare l’aggravante dell’odio razziale che potrebbe essere answers a volta che tutto il materiale sarà stato esaminato.

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